Mar Rosso
Maldive
Djerba
Isole Eolie
Hammamet

Collezione carte nautiche

Significato della produzione cartografica
tra gli strumenti d'indagine......
Carte nautiche da collezione
Coronnelli...
Carte nautiche da collezione
Cartoteca...
Carte nautiche da collezione
Fondo Palatino Carte Militari...

Leggi marittime

Leggi marittime
Problemi nel fissare il limite e l'estensione territoriale...

A cosa servono le carte nautiche

Cenni di metereologia
Come utilizzare le carte metereologiche...

iscriviti alla
mailing list

la tua email

subscribe
unsubscribe


Leggi marittime


Problemi nel fissare il limite e l'estensione del mare territoriale si possono presentare quando molti Stati si affacciano su bacini chiusi o semichiusi. Una tale situazione si ha nel Mar Mediterraneo circondato da 20 Stati e che analizzeremo solo perchè direttamente interessati.

La tradizionale estensione del mare territoriale di 3 o 6 mn era seguita da quasi tutti gli Stati costieri e l'aumento di tale estensione a 12 mn ha comportato una notevole diminuzione dell'alto mare ed in alcuni casi l'inizio di controversie ancora aperte.

Analizzeremo la situazioni degli Stati costieri progredendo in senso orario rispetto all'Italia.

La Slovenia ha un brevissimo tratto di costa ed ha ereditato la demarcazione definita dal Trattato di Osimo del 1977, mentre la linea di base fu definita dall'ex-Jugoslavia nel 1965 e l'estensione del mare territoriale in 12 mn nel 1979.

La Croazia adotta la linea di base ereditata dall'ex-Jugoslavia che la decretó nel 1965 ed incrementó nel 1991 l'estensione del suo mare territoriale a 12 mn dalle precedenti 10 mn.

L'Albania adottò nel 1976 un'estensione di 15 mn probabilmente per ragioni di sicurezza. Comunque, nel 1990 ha ridotto tale estensione a 12.

La consuetudine delle 6 mn è conservata dalla Grecia (1964) nei confronti della Turchia nel Mar Egeo. La Turchia ha riaffermato l'intenzione di conservare le 6 mn nell'Egeo (1982) per reciprocità, mentre adotta le 12 mn nel Mar Nero e nel Mar Mediterraneo (1973). L'aumento a 12 mn comporterebbe per la Grecia il raddoppio dell'estensione del suo mare territoriale, mentre per la Turchia vi sarebbe un incremento solo del 10%. Anche con il limite di 6 mn, solo in tre zone il mare territoriale si estende con questa larghezza. Negli altri settori si ricorre alla regola della mediana.

Caso estremo è il limite del mare territoriale della Siria che nel 1981 lo estese a 35 mn. Tale provvedimento legislativo fu motivo di contestazioni da parte degli Stati Uniti d'America, di Israele e della Nuova Zelanda. Nel 1983 il Libano adottó le 12 mn.

Cipro definí a 12 mn l'ampiezza del suo mare territoriale nel 1964. La nuova situazione politica della unilateralmente dichiarata (1983) Repubblica turca di Cipro del Nord non è stata definita da alcun provvedimento legislativo. Per estensione dovrebbe adottarsi un limite di 12 mn, larghezza adottata dalla Turchia al di fuori del Mar Egeo. Le 3 mn sono adottate, invece, per l'estensione delle acque territoriali prospicienti le Basi Sovrane (basi militari inglesi) di Akrotiri e Dhekelia. I confini laterali tra i due mari territoriali sono stati definiti con linee perpendicolari alla costa.
Israele adottó le 6 mn nel 1956 per passare alle 12 mn nel 1990.

Un problema ancora aperto sulla definizione dell'estensione del mare territoriale, anche per i recenti cambiamenti politici, è quello della Striscia di Gaza. Questo territorio fu sotto occupazione egiziana, ma mai annesso. Stessa situazione con l'occupazione israeliana. Quindi, sembra che alla Striscia di Gaza si debba applicare le leggi del Mandato sulla Palestina, anche se estinto, in base alle quali il limite del mare territoriale sarebbe di 3 mn come sancisce un'Ordinanza britannica del 1937. Per altri lo stato di piena sovranità de facto di Israele corrobora l'estensione a 12 mn adottato da Israele.

L'Egitto adottó le 12 mn nel 1958, ma solo nel 1990 dichiaró una nuova linea di base.

La Libia adotta le 12 mn, ma nel 1973 adottó una linea di base che chiudeva il Golfo della Sirte. La sua profondità di 125 mn non permette di chiuderla con la regola del semicerchio. Il segmento di chiusura è lungo 306 mn e segue il parallelo 32°30'. La chiusura si basa su diritti di sovranità esercitati dalla Libia senza alcun contrasto, durante lunghi periodi della storia. Gli Stati Uniti eccepirono sull'iniziativa libica tanto che si arrivò ad uno scontro armato nel 1986. Comunque, è stata avanzata la tesi che l'esercizio della giurisdizione sull'area possa fondarsi al RD del 312/13, risalente alla dominazione italiana, che riguardava la pesca delle spugne. Nonostante ciò, la tesi è stata respinta poiché la localizzazione dei banchi spongiferi non è sicura.

Malta adotta dal 1978 le 12 mn. In questo caso si ha una linea di base che chiude in sé tutte le isole.

L'Algeria adotta le 12 mn. Il Marocco adotta le 12 mn dal 1973, mentre nel 1975 definí alcune limitazione nello Stretto di Gibilterra poiché piú stretto di 24 mn.

La Spagna riconosceva il limite delle 6 mn dal 1760 e l'importanza della Spagna nel Mar Mediterraneo ne aveva consolidato l'uso. Nel 1977 l'ampiezza fu raddoppiata a 12 mn. La Spagna ha la controversia per Gibilterra (Regno Unito) poiché ritiene, in base al Trattato di Utrecht del 1713, che non possa rivendicare un mare territoriale di 3 mn. Per contro il Regno Unito interpreta il silenzio dello stesso trattato con l'evidenza che una zona di difesa è implicita per ogni costruzione fortificata. Questo parere fu già dichiarato nel 1723 dal Ministro britannico Stanhope a Madrid.

La Francia non aveva dichiarato un limite al suo mare territoriale, ma solo l'estensione di 3 mn della zona esclusiva di pesca (1888). Comunque, sembrò che sin dal XVIII secolo applicasse la regola delle 3 mn al di fuori del Mar Mediterraneo e quella delle 6 mn nel medesimo. Nel 1971 adottó le 12 mn.

go back