Mar Rosso
Maldive
Djerba
Isole Eolie
Hammamet

Collezione carte nautiche

Significato della produzione cartografica
tra gli strumenti d'indagine......
Carte nautiche da collezione
Coronnelli...
Carte nautiche da collezione
Cartoteca...
Carte nautiche da collezione
Fondo Palatino Carte Militari...

Leggi marittime

Leggi marittime
Problemi nel fissare il limite e l'estensione territoriale...

A cosa servono le carte nautiche

Cenni di metereologia
Come utilizzare le carte metereologiche...

iscriviti alla
mailing list

la tua email

subscribe
unsubscribe


Significato della produzione cartografica


Significato della produzione cartografica

Tra gli strumenti d'indagine e di conoscenza del territorio un posto di tutto riguardo spetta ai documenti cartografici che, come asserisce Gaetano Ferro altro non sono che un aspetto della storia del pensiero e delle tecniche umane applicate alla raffigurazione dell'ambiente che ci circonda. Non dobbiamo, infatti, dimenticare che, la produzione geocartografica è nata dalla stringente esigenza da parte di uno Stato di ricondurre a prodotti concreti le connotazioni topografiche, fisiche, territoriali della superficie terrestre e marittima di propria competenza. Necessità determinata o dalla semplice volontà di conoscere nel dettaglio la conformazione fisica di un'area geografica o, fatto, ancora più importante, da scopi di carattere amministrativo o strategico. Costruzioni di linee e di strutture di difesa, tracciati di strade e di piste, confini, manufatti di rilevanza fiscale (dazi, dogane), osterie, mulini, saline, approdi fluviali rientrano a pieno titolo fra i parametri di elaborazione di una carta.
In particolare, dal XVI secolo, la produzione cartografica assume non solo valore di documentazione irrinunciabile nell'amministrazione di uno Stato, e da questo punto di vista l'esempio di Venezia è quanto mai calzante, ma diviene anche la testimonianza per comprendere la politica territoriale di uno Stato e le trasformazioni fisiche, politiche, storiche, geografiche, sociali, culturali del territorio.
Con ogni probabilità, proprio a tutto ciò si riferiva il Marinelli nel 1882, quando nella sua opera Storia della cartografia della regione veneta, definiva la carta geografica come uno dei prodotti più insigni e più meravigliosi dell'attività umana, non solo perché essa soddisfa il bisogno di rappresentare in uno spazio ridotto e maneggevole la terra o parte di essa, ma anche perché rappresenta nella storia del pensiero e dell'attività umana un punto di concentrazione e di sintesi in cui vengono fissati gli stadi del progresso o regresso.

go back